IL grande spettro sono i tagli del governo al trasporto pubblico che arriveranno nel 2011. Ma già il nuovo orario che Trenitalia varerà da domenica allarma i pendolari toscani che temono per l´aumento dei treni dell´alta velocità e per il loro concentramento su Santa Maria Novella. Oltre che protestare per i nuovi treni veloci Firenze-Pisa che taglieranno fuori le stazioni intermedie. «Da domenica aumentano i treni dell´alta velocità che, intersecandosi con i regionali, creeranno per questi ultimi non poche difficoltà», prevede Maurizio Da Re portavoce del comitato pendolari del Valdarno. Tra Frecciarossa e Frecciargento (i treni misti che viaggiano sia sui binari veloci che i normali), le coppie destinate Firenze passeranno da 36 a 42, ovvero 84 treni invece di 72 al giorno che dovranno misurare i secondi con i treni pendolari, provocando, si teme, ritardi ai treni più deboli, costretti a dare la precedenza a quelli veloci.
Massimo affollamento, e prevedibile ingorgo sostengono i pendolari, alla stazione di Santa Maria Novella dove, oltre ai nuovi treni, fermeranno quelli che si sposteranno dal Campo di Marte: 4 su 8 coppie di Frecciargento, 8 treni su 16. Il sospetto, secondo i pendolari, è che Trenitalia intenda occupare in anticipo gli spazi assegnati ai treni veloci di Montezemolo che inizieranno a viaggiare dal settembre 2011 e che già prevedono di fermarsi tutti a Santa Maria Novella, a quel punto davvero presa d´assalto. Il comitato pendolari del Valdarno sottolinea che, se ai treni dell´alta velocità da domenica in aumento, si aggiungono i 26 treni al giorno, dei diretti Milano-Roma, sono ben 110 treni che quotidianamente viaggeranno sulla direttissima Firenze-Roma, 10 in più rispetto a ora. Abbastanza da far temere ingorghi e forzosi spostamenti dei treni regionali sulla linea lenta. Paura, in particolare, per le ore di punta del pomeriggio, quelle più delicate, in cui si ha fretta di tornare a casa. Alcuni treni superveloci, sottolineano i pendolari, cambieranno, oltre che stazione anche orario e si concentrano a Santa Maria Novella tra le 17 e le 19. «A rischio - avverte Da Re - soprattutto i due treni più affollati dai pendolari nel pomeriggio, quelli che partono da Santa Maria Novella alle 17,13 e alle 18,13 per Roma e Foligno».
Allarmati anche i pendolari di Pontedera, Empoli e le altre stazioni intermedie tra Firenze e Pisa che verranno saltate dai treni diretti che, al ritmo di uno ogni due ore, raggiungeranno Pisa in 49 minuti e l´aeroporto in un´ora. Una comodità per chi viaggia, meno per chi lavora, protestano i pendolari. «Il problema ci sarà soprattutto tra le 16 e le 18, l´ora del ritorno a casa - dà loro ragione Stefano Boni responsabile dei ferrovieri Cisl - Da una parte si lasciano i pendolari a piedi. Dall´altra ci si lamenta di come fare fronte ai tagli del governo mentre la Regione sarà costretta a spendere di più, perché per permettere ai pendolari di Pontedera di arrivare a Pisa e a quelli di Empoli di raggiungere Firenze sono previste una serie di nuove navette. Stesso discorso per la tratta Chiusi - Arezzo, dove per fortuna i treni diretti sono solo due. Quello del mattino è però schiacciato tra due treni veloci e rischia di arrivare sempre in ritardo».
Infine i lavoratori del Selex Communications che abitano nel Mugello protestano per le difficoltà di raggiungere in treno l´area di Firenze Nova visto che «tra Borgo San Lorenzo e Firenze-Rifredi è stato tagliato qualsiasi collegamento in nome del famoso memorario che fa capo a Santa Maria Novella».
Fonte: Repubblica
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